A1: Tanto cuore per Broni non basta, al Brera vince Schio

BRONI-SCHIO 55-67

ELEN PARATI: Spreafico 12 (1/6 da 2 p., 3/8 da 3 p.), Togliani 11 (2/4, 1/4), Bonasia 11 (4/6, 1/5), Wojta 6 (2/10, 0/1), Milic 9 (3/7, 0/1), Castello (0/1, 0/1), Premasunac 6 (2/6, 0/1), Gatti (0/2). Ne: Miccoli, Pavia, Capra, Strozzi. All. Alessandro Fontana

FAMILA WUBER: Filippi (0/1 da 3), Fassina (0/2, 0/1), Masciadri (0/2, 0/1), Crippa 6 (3/4, 0/2), Gruda 14 (6/9), Battisodo 6 (0/3, 2/2), Andrè Olbis 2 (1/1), Dotto 6 (2/7, 0/1), Lavender 17 (7/9), Quigley 16 (4/10, 2/4), Micovic. All. Pierre Vincent

ARBITRI: Pierantozzi, Castiglione e Bettini
NOTE: pt 27-37 (quarti 15-23, 12-14, 8-17, 20-13). Tl: Bro 12/14, Sch 9/11. Rimb.: Bro 27 (off. 9), Premasunac 8; Sch 48 (off. 12), Lavender 13. Antisp. Quigley (51-67, a 1’34” dalla fine del 4° quarto). Assist: Bro 13, Sch 16.

Il Famila Schio espugna il PalaBrera (55-67) nella partita di cartello della decima giornata. La Elcos in campo con la divisa celebrativa: maglia bianca con numeri, bordino rossi e lo storico sponsor Elen Parati con cui il club oltrepadano debuttò nel 1993. Bonasia e Gruda 2-2, poi Spreafico spara subito un missile e Milic subito dopo prende il rimbalzo da sotto e mette nella retina (7-2). Sull’azione successiva la pivot serba costringe al fallo Gruda e mette nella retina i due liberi (9-2), ma Schio ritorna sotto in un amen e con 4 punti Gruda impatta (9-9). Sul vantaggio delle scledensi (9-12) coach Fontana chiama time out, ma in uscita dal minuto Broni continua a litigare con il canestro che sputa e respinge diverse conclusioni della Elcos, mentre le orange dalla media trovano con una certa facilità la retina e chiudono le maglie in difesa conquistando alcuni importanti rimbalzi. Il Famila arriva sul +7 (18-11) e ci pensa la solita Milic ad arginare il divario, andando a segno con il suo terzo canestro della serata. Il periodo viene chiuso da un canestro di Olbis Andrè (15-23). Il secondo periodo si apre con un libero di Spreafico. Passano quasi tre minuti prima che torni a muoversi la retina, con due liberi di Dotto. Schio rimane avanti con un vantaggio di 9 punti, ma ci pensa Spreafico da tre sul limite dei 24 secondi a riportare le oltrepadane a meno 6 (23-29). Il ferro continua a tradire Broni perché il tiro di Togliani gira sul ferro ed esce, mentre Gruda e Lavender dall’altra parte non sbagliano (23-33). Francesca Dotto allunga sul +12 con un canestro da sotto, risponde Premasunac dalla lunetta, poi Lavender (11 punti per lei) e ancora la croata di Broni. Poi Togliani fallisce sulla sirena il canestro: finisce il primo tempo 27-37. La ripresa si apre con un canestro di Gruda e una bomba di Bonasia dall’angolo, la play serve poi un pallone d’oro a Premasunac che segna il 32-39, ma risponde subito Lavender. Il Famila sembra avere in mano il pallino del gioco e con due liberi di Gruda va a +15 (34-49). Poi Battisodo da tre (34-52) indirizza definitivamente la contesa. Schio è avanti di 21 (35-54). Nell’ultimo quarto girandola di cambi per coach Vincent che lascia spazio alle sue ragazze meno utilizzate. Broni continua a lottare con Broni che torna a meno 15 (44-59) grazie a quattro punti di Togliani, poi arriva anche il -12 grazie ancora alla giovane mantovana. A 1’34” dalla sirena il fallo antisportivo fischiato a Quigley non viene sfruttato al meglio dalla Elcos. Bonasia firma il 12. Alla fine tanti applausi per le ragazze che hanno lottato contro una super Schio.

Le parole di coach Alessandro Fontana:
“Abbiamo avuto un impatto sicuramente importante sulla partita – spiega il coach – come avevo chiesto di fare alle ragazze. Poi onestamente le qualità di Schio sono venute fuori, come la loro fisicità. Avremmo potuto segnare qualche tiro che abbiamo costruito e proporre qualcosa in più da soluzione di palle recuperate, quindi questo è il più grande rammarico. Sotto di 22 abbiamo provato a riaprirla, costringendo coach Vincent a fare rientrare le sue migliori giocatrici. Ci abbiamo veramente provato fino alla fine. C’è stata una crescita delle ragazze che non mollano mai, sulla partita pesa la bravura di Schio nel fare canestro sempre, Lavender e Gruda nel primo tempo hanno fatturato 8 su 8 dal campo, quindi creavano ogni volta qualcosa di importante. Noi potevamo costruire qualche canestro sui tiri aperti, se devo essere onesto. Abbiamo subito la loro fisicità in difesa, ma ripeto siamo soddisfatti di quello che abbiamo fatto nel peggior momento della partita, quando siamo scesi a meno 22”. “La mia squadra vederla lì in classifica mi fa terribilmente piacere, se posso usare questa espressione un po’ forte, mi rende un allenatore felice, ma allo stesso tempo devo continuare a crescere, non posso certo fermarmi adesso. Milic ha un po’ sofferto la fisica delle lunghe, la loro aggressività, ma ha fatto il suo dovere. Dall’altra parte ci sono tre straniere super che alla fine hanno fatto la differenza. C’è tanto da lavorare, il percorso è questo, dobbiamo proseguire nel nostro lavoro. Adesso ci lasciamo alle spalle la sconfitta, e pensiamo alla trasferta di Napoli contro la Dike».

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