A1 PreSeason: La Elcos Broni chiude al secondo posto il 18°Memorial ‘Nina Pasquini’ di Crema

BRONI-GEAS 47-48

ELCOS: Spreafico 16, A. Togliani 5, Moroni, Pavia, Bonasia 10, Wojta 2, Milic 10, Strozzi, Miccoli, Castello, Premasunac, Gatti 4. All. Alessandro Fontana

ALLIANZ: Schieppati 2, Arturi 6, Loyd 4, Galbiati 4, Verona 6, Williams 6, Panzera 2, Nicolodi 3, Ercoli , Brunner 15. All. Cinzia Zanotti

NOTE: primo tempo 16-26 (quarti 12-9, 4-17, 15-11, 16-11 ). Progressione: 5’ 6-0, 15’ 13-18, 25’ 26-27, 30’ 31-37, 35’ 40-43.

Rimane stregato il torneo Pasquini di Crema per la Elcos Broni che perde di un soffio la finale contro l’Allianz Geas in uno scontro che si ripeterà in campionato. Buone sensazioni comunque per la squadra biancoverde che ha giocato senza Premasunac. Dopo un primo quarto equilibrato, in cui Broni ha trovato i suoi spazi sotto canestro, nella seconda parte del primo tempo la formazione rossonera ha difeso con maggior convinzione e concretezza, mandando in tilt l’attacco oltrepadano, capace di fatturare solo 4 punti, peraltro dalla lunetta. Dall’altra parte invece le milanesi hanno giocato con intensità, messo a segno una serie di canestri, prendendo col passare dei minuti il controllo della partita. La zona ha creato qualche difficoltà alle biancoverdi, che devono ancora trovare i giusti automatismi, mancano comunque due settimane al via della stagione: periodo sufficiente a coach Fontana per registrare i dettagli. A 28 secondi dalla sirena del primo tempo un duro contatto tra la Williams e la Spreafico, proprio davanti alla panchina del Geas, ha fatto sobbalzare in piedi i tifosi della Elcos, che hanno protestato vivacemente. Ad avere la peggio l’ala di Asso che è stata sorretta dalle compagne fino alla panchina: fortunatamente nulla di grave visto che ad inizio ripresa era regolarmente in campo, segnando subito una tripla. Da segnalare che coach Alessandro Fontana ha tenuto preacuzionalmente a riposo Nina Premasunac, la croata aveva avvertito un piccolo fastidio al ginocchio e così si è preferito non rischiarla su un parquet abbastanza duro come quello del PalaCremonesi. Secondo tempo con le due squadre a stretto contatto, grande equilibrio, alla fine la spunta Geas di un punto, rubando un palla che Nicolodi mette nella retina. Da registrare anche una buona affluenza di pubblico. La rivincita in campionato domenica 14 ottobre al PalaBrera. Miglior giocatrice: Brunner (Geas), miglior realizzatrice della finale Laura Spreafico (Broni). Nella semifinale di sabato Broni aveva superato Costa Masnaga 78-50, con 24 punti di Milic.

Coach Alessandro Fontana:

“Il bicchiere è mezzo pieno, perché ho visto aggressività ed energia”, coach Alessandro Fontana analizza il match. “Perdere non fa mai piacere – spiega  – è stata una partita in cui abbiamo faticato a trovare le percentuali al tiro, non tanto la via del canestro, perché credo che l’impatto sulla partita sia stato importante a livello di volume del gioco, ma poco efficace a livello di realizzazione. Questo ha permesso al Geas di rimanere attaccato all’inizio, poi onestamente ci siamo un po’ persi negli equilibri ed è diventato tutto più difficile. Abbiamo forse perso lucidità e fiducia nelle cose che sappiamo fare, le abbiamo riprese poi nel terzo quarto, partendo molto forte, per poi scioglierci con due – tre banalità che hanno ridato loro un mini parziale. Non benissimo ai tiri liberi, qualche disattenzione, alternati a momenti dove abbiamo fatto bene. Dobbiamo lavorare, ma c’è anche una parte buona che mi fa capire come la strada intrapresa sia quella giusta. Adesso inseriremo pian piano altre cose per dare maggior equilibrio e valorizzare i nostri punti di forza”. Le amichevoli sono un banco di prova importante: “Dal primo giorno della stagione stiamo lavorando veramente forte – aggiunge – la nostra pallacanestro sta vivendo di momenti alti e bassi, dobbiamo trovare la giusta intensità che ci permetta di rimanere sempre sul pezzo. Quindi assolutamente bicchiere mezzo pieno. È un passaggio obbligato nel pre campionato”. “Premasunac – continua – non ha giocato solo per evitare che si riacutizzasse un problemino che le avrebbe dato fastidio, non l’avrebbe fermata, ma comunque meglio non rischiare in un’amichevole. La partita con Torino arriva subito per continuare a provare le nostre cose, poi 10 giorni per preparare al meglio l’esordio contro una Venezia che appare già in palla, ma la nostra voglia di competere deve essere più forte dell’avversario”.

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