A1: La Elcos centra l’obiettivo contro Torino, “La forza del gruppo è saper sopperire alle assenze con la qualità del valore delle singole (coach Fontana)”.

BRONI-TORINO 80-54

ELCOS: Spreafico 16 (1/3 da 2 p., 4/11 da 3 p.), Miccoli 4 (2/5), A. Togliani 6 (0/1, 2/5), Bonasia 4 (2/3, 0/2), Wojta 11 (5/8, 0/1), Capra 1 (0/2 da 3), Milic 20 (9/14, 0/1), Premasunac 11 (3/8, 1/1), Smorto 5 (0/2, 1/2), Gatti 2 (1/3). All. Alessandro Fontana

IREN FIXI: Jasnowska 4 (2/2, 0/5), G. Togliani, Milazzo 10 (2/7, 1/3), Botteghi 2 (1/3, 0/3), Cabrini 5 (1/2, 1/2), Trucco 2 (1/2, 0/1), Petrova 2 (1/3), Bosio, Lawrence 15 (4/8, 1/5), Davis Reimer 14 (4/14). All. Massimo Riga

ARBITRI: Ferretti, Bettini e Culmone
NOTE: pt 47-30 (quarti 24-15, 23-15, 13-13, 20-11). Tl: Bro 10/16, To 13/14. Rimb.: Bro 48 (off. 14), Premasunac 13, To 37 (off. 7), Davis Reimer 9. Assist: Bro 24 (Wojta 11), To 7 (Lawrence 3). Progr.: 5’ 10-6, 15’ 37-21, 25’ 54-39, 30’ 60-43, 35’ 68-48

La Elcos Broni supera (80-54) la Iren Fixi Torino e rimane al quarto posto solitario. Apre Nikolina Milic che recupera un bel rimbalzo in attacco sotto canestro, seguito da un super passaggio di Wojta per Bonasia che segna dalla media. Poi la Elcos si inceppa per tre azioni di fila, Torino si sblocca con Jasnowska, ma ci pensano Wojta con un libero e Milic a rimettere le oltrepadane sul +8 (10-2). La Iren Fixi non molla e rimane lì anche per i numerosi falli delle biancoverdi che pasticciano in difesa e quando si distendono in attacco non sempre riescono a concretizzare la loro superiorità (14-11). Clamorosi i tre errori sotto canestro della Elcos, con Torino che torna a meno uno (14-13, al 7’) costringendono coach Fontana a chiamare time out. In uscita dal tempo, dopo un errore sotto misura di Premasunac, ci deve pensare Spreafico dall’angolo a ridare fiato (17-13), ma la Iren Fixi continua a trovare falli in attacco e non sbaglia dalla lunetta. A 1’15” dalla sirena Wojta recupera una palla nella propria metà, si invola e deposita nella retina tutta sola (21-15), stavolta è coach Riga a chiamare la sospensione. Jasnowska sbaglia da tre, mentre dall’altra parte Togliani spara un missile dall’angolo davanti alla panchina, mandando la Elcos al primo intervallo sul +9 (24-15). La seconda frazione si apre con una bella penetrazione di Spreafico, che si ripete subito dopo con una bomba al termine di un’azione in cui Broni lotta su ogni pallone. La ragazza di Asso ha la mano caldissima e piazza un’altra cannonata dall’angolo opposto (32-15), ma Torino replica (0-6), Spreafico risponde ancora dalla lunga distanza. La partita ristagna perché le difese si fanno molto aggressive al limte della regolarità, finchè Premasunac fronte canestro piazza la bomba del +19 (40-21) e poi è Milic con un gioco da tre (43-21), ma Broni è troppo leziosa e Torino risponde con uno 0-5 (43-26): tempo per Fontana, ma nel finale Wojta mette un pallone d’oro a Milic che deve solo appoggiare dentro il +17 del riposo (47-30). Ed è ancora la pivot serba ad aprire la terza frazione con il solito canestro da sotto, la Iren Fixi trova in Lawrence un buon terminale offensivo e non cede. Ma la Elcos allunga ancora: +20 (59-39), per chiudere il quarto sul +17 (60-43). Al 33’ il contropiede di Wojta sigilla il +21 (66-45), poi Smorto mette due liberi. Lo spettacolare scambio tra Gatti e Premasunac è la ciliegina sulla torta. C’è spazio anche per il canestro di Miccoli, la bomba di Smorto e il libero di Anna Capra.
Le parole di coach Alessandro Fontana:
“Avevo poche rotazioni, poi Torino che arrivava senza nulla da perdere, forse la difficoltà era proprio quella, – spiega – inutile nascondere che ci sono delle differenze tecniche e di valori, ma la partita inizia 0-0, quindi sono contento, in particolare perché abbiamo praticamente ipotecato il quinto posto e adesso lavoriamo di settimana in settimana per crescere ulteriormente con un occhio di riguardo per la sfida di domenica prossima a San Martino di Lupari”. Ancora infermeria affollata: “Elena Castello aveva un guaio che aveva subito in settimana – continua il coach – Enrica Pavia è rimasta out per una forma influenzale fastidiosissima che l’ha tenuta a letto proprio all’ultimo. Ma la forza del gruppo è anche questa, saper sopperire alle assenze con la qualità del valore delle singole e con una panchina che si è arricchita di giovani che quando entrano danno il loro contributo, vuol dire che stiamo andando nella direzione giusta”. Il PalaBrera anche stavolta era stracolmo, nonostante la partita non avesse molto appeal: “Oramai direi che è un’ovvietà – conclude il coach – la nostra gente è clamorosa. Adesso ci rivediamo qua il 24 marzo, siamo contenti di aver regalato una gioia e li aspettiamo all’ultima di stagione regolare per vedere se saremo stati così bravi da meritarci altre due partite in casa (nei playoff ovviamente, ndr)”.

 

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