A1: Impresa Elcos, batte la capolista Venezia e si conferma nei piani alti della classifica

BRONI-REYER VENEZIA 74-68

ELCOS: Spreafico 5 (0/4 da 2 p., 1/6 da 3 p.), Togliani (0/2, 0/2), Pavia 1 (0/1), Bonasia 9 (3/3, 1/3), Wojta 35 (12/16, 3/3), Milic 14 (7/15), Castello (0/2), Premasunac 10 (5/7, 0/2), Gatti. Ne: Miccoli, Strozzi e Smorto. All. Alessandro Fontana

UMANA: Anderson 16 (2/2, 4/7), Bestagno 4 (2/3), Carangelo 12 (1/4, 3/7), Gorini 10 (4/6), Kaecrik 3 (1/3), Crudo, De Pretto (0/1 da 3), Steinberga 17 (6/13, 1/4), Gulich 6 (3/9). Ne: Madera. All. Andrea Liberalotto

ARBITRI: Terranova, Frosolini e Lanciotti
NOTE: pt 35-45 (quarti 14-17, 21-28, 20-16, 19-7). Tl: Bro 5/7, Ve 5/6- Rimb.: Bro 35 (off. 9), Premasunac 10; Ve 30 (off. 6), Steinberga 9. Assist: Bro 15 (Premasunac 4), Ve 17 (Anderson 4). Progr.: 5’ 10-5, 15’ 27-36, 25’ 39-55, 30’ 55-61, 35’ 61-65.

La Elcos Broni è spaziale e batte la capolista Venezia (74-68). Immensa Wojta con 35 punti. Parte bene la Elcos con 8 punti di Julie Wojta (10-5 al 4’), che in questo avvio di partita sembra ispiratissima e trova quattro canestri di ottima fattura. Poi ci pensa Milic con un tiro in allontanamento a regalare il +7, due bombe di fila (Anderson e Karecik) e una canestro di Anderson permettono alla Reyer di rimettere il naso avanti grazie ad un break di 8-0 (12-13), ci pensa ancora Wojta a firmare l’ennesimo contro sorpasso e quando viene richiamata in panchina a rifiatare riceve un lungo applauso dal PalaBrera. La guardia americana viene sostituita dalla capitana Enrica Pavia, che fa il suo esordio ufficiale in stagione. Venezia chiude sul +3 (14-17) e con Bestagno in avvio di secondo quarto piazza il +5 cui risponde la solita Wojta, stavolta da tre, poi Pavia segna il suo primo canestro, dalla lunetta. Le lagunari continuano a trovare il bersaglio grosso dalla linea dei 6 metri e 75, volando sul + 9 (29-20), poi sul +10 (24-34) con un’altra bomba di Anderson. Le orogranata continuano a colpire dalla distanza, con Carangelo che scrive il +12 sul tabellone (33-45). Broni accorcia e il primo tempo finisce sul +10 per le veneziane (35-45). La ripresa si apre con l’ennesima bomba dell’Umana, firmata da Carangelo (35-48). Al 24’ Venezia è 52-37, Broni prova a rifarsi sotto con Milic, ma dall’altra parte Steinberga ed Anderson continuano a dettare legge. La tripla di Bonasia vale il meno 13 (46-59), poi Premasunac sigla il -11 e Bonasia regala il -9 (50-59). E a 45 secondi dalla sirena la bomba di Spreafico e il canestro di Bonasia su palla recuperata portano le biancoverdi a meno 4 (55-59) prima che Gorini riporti a +6 le veneziane (66-51). Premasunac e Wojta portano Broni a meno due, ma Venezia replica con un contro break di 4-0. La Elcos non demorde e la solita Wojta da sotto mette dentro il pareggio (65-65), poi Carangelo e ancora l’americana dalla distanza (68-68). Milic da sotto mette dentro il +2 (70-68), poi Anderson commette fallo su Wojta: bonus esaurito per Venezia, Wojta in lunetta firma il +3 (1-68) a 15 secondi dalla sirena. Carangelo sbaglia dalla distanza, poi ancora Wojta mette la ciliegina sulla torta con canestro e libero aggiuntivo. Esplode il PalaBrera che è in festa.

Coach Alessandro Fontana:
“Definirla grandissima prestazione è quasi riduttivo – spiega coach Fontana – contro una squadra così lunga, preparata, che non aveva ancora conosciuto la parola sconfitta in questo campionato. Siamo andati sotto, poi però abbiamo dominato gli ultimi 15 minuti di partita, è molto più che una prestazione grandissima, onestamente faccio fatica a trovare le parole giuste per dire cosa provo e cosa penso delle ragazze. Domenica prossima c’è il derby e non dobbiamo assolutamente disperdere queste energie positive, anzi sarà un’altra partita, una partita particolare come lo sono tutti i derby, perché la classifica non conta. È giusto godersi questo momento e fare festa ma da domani si pensa alla prossima”.

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