BRONI-SAN MARTINO LUPARI 70- 72
ELCOS: Spreafico 11, A. Togliani 1, Moroni 6, Pavia, Bonasia 8, Wojta 6, Milic 22, Castello 3, Premasunac 7, Gatti 6. All. Alessandro Fontana
FILA: C. Dotto 14, Webb 18, Fietta, Tonello, Meroi, Keys 10, Profaiser, Marshall 22, Tognalini 2, Sandri 5. All. Gianluca Abignente
ARBITRI: Matteo Lucotti di Binasco e Omar Baroni di Melegnano
NOTE: primo tempo 36-27 (quarti 15-12, 21-15, 17-23, 17-22). Al 30’ 53-50
Elcos Broni sconfitta di misura (70-72) nel memorial Igino Montagna dalla Fila San Martino, al termine di una partita intensa tra due squadre che saranno avversarie in campionato. Nel primo tempo sono protagoniste le difese che concedono pochissimo ai rispetti attacchi. La Elcos Broni, come chiesto da coach Alessandro Fontana, non fa sconti, mettendo in campo molta aggressività, esattamente come sabato scorso contro Castelnuovo. Tuttavia le oltrepadane a metà dei primi due quarti hanno esaurito il bonus di falli, permettendo alle Lupe di andare in lunetta, rimanendo così in scia a Broni. Se la Fila ha piazzato un parziale di 7-0 alla fine del primo quarto, la Elcos ha risposto con un 13-0 proprio alla fine dei primi 20 minuti di gioco. Le venete si sono affidate alle conclusioni da fuori di Webb e Marshall, oltre alla buona verve di Caterina Dotto sotto canestro; mentre dall’altra parte le padrone di casa hanno avuto una prova sicuramente convincente di Nikolina Milic (10 punti per lei nel primo tempo), capace di fare valere la sua stazza e la sua mobilità anche spalle a canestro: la serba ha dimostrato di poter dire ancora la sua nel nostro campionato, perché quando non vedeva lo spiraglio giusto, forniva buoni passaggi alle altre lunghe, Gatti e Premasunac. Un parziale costruito anche con una Bonasia già in formato campionato. In avvio di ripresa Wojta regala con una bomba il massimo vantaggio +12 (40-28) ma la Elcos va in black out: con Dotto e le due americane, la Fila ricuce lo strappo (40-40 al 23’). Da lì in avanti il test viaggia sui binari dell’equilibrio, seppur con qualche errore dovuto alla stanchezza. A 21 secondi dalla sirena Milic porta avanti Broni (70-69) ma una bomba di Webb ribalta la situazione. Vince San Martino 72-70. La partita ha strappato gli applausi degli oltre 300 tifosi accorsi al PalaBrera per ricordare il papà del basket bronese e dare il loro contributo a favore della Caritas di Genova per gli sfollati del ponte Morandi. Raccolti 1.810€, grazie alla generosità del pubblico presente.
coach Alessandro Fontana
“Sicuramente si è alzato il livello competitivo e dell’energia messa in campo. Era un test importante per provare a vedere le cose su cui avevamo lavorato in settimana ad un altro ritmo, con le mani addosso, con i contatti. È stata un’occasione per provare delle novità, ho utilizzato anche il doppio playmaker più Togliani: quintetti sperimentali che hanno tenuto testa. Non abbiamo inserito ancora giochi a termine, giochiamo ancora una pallacanestro di lettura. Sapevamo che questo avrebbe potuto darci delle difficoltà contro chi difende a tutto campo, però su queste cose ho visto una squadra reattiva che ha tenuto il controllo del ritmo per buona parte della partita, una squadra che si aiuta nelle due metà campo. Forse l’approccio del terzo quarto non è stato ottimale, ci ha tolto energie mentali e fiducia. Abbiamo comunque tenuto botta fino alla fine. La sfida è stata decisa dagli episodi finali, loro brave a segnare su due errori nostri, prima su un’uscita dall’angolo e sull’ultimo canestro con scarico di Dotto per Webb. Proprio sui dettagli dobbiamo lavorare nelle prossime settimane”.
“Sicuramente si è alzato il livello competitivo e dell’energia messa in campo. Era un test importante per provare a vedere le cose su cui avevamo lavorato in settimana ad un altro ritmo, con le mani addosso, con i contatti. È stata un’occasione per provare delle novità, ho utilizzato anche il doppio playmaker più Togliani: quintetti sperimentali che hanno tenuto testa. Non abbiamo inserito ancora giochi a termine, giochiamo ancora una pallacanestro di lettura. Sapevamo che questo avrebbe potuto darci delle difficoltà contro chi difende a tutto campo, però su queste cose ho visto una squadra reattiva che ha tenuto il controllo del ritmo per buona parte della partita, una squadra che si aiuta nelle due metà campo. Forse l’approccio del terzo quarto non è stato ottimale, ci ha tolto energie mentali e fiducia. Abbiamo comunque tenuto botta fino alla fine. La sfida è stata decisa dagli episodi finali, loro brave a segnare su due errori nostri, prima su un’uscita dall’angolo e sull’ultimo canestro con scarico di Dotto per Webb. Proprio sui dettagli dobbiamo lavorare nelle prossime settimane”.