Il cuore non basta alle nostre ragazze che comunque escono a testa alta dal parquet. Passa la Famila Wuber Schio, ma la Della Fiore, soprattutto nel primo tempo, gioca per lunghi tratti alla pari. Peccato per il terzo quarto, ma la strada intrapresa è quella giusta. Durante l’inno nazionale, nel settore dei Viking, compare un lungo striscione con la scritta «Napoli non si dimentica, 300 this is Sprea (questa è Sprea)», per festeggiare le 300 presenze di Laura Spreafico, Sprea per i tifosi, in serie A1. La prima parte della scritta fa riferimento alla partita di Napoli del dicembre 2018, in cui Broni scese regolamermente in campo, ma che poi venne anullata per il ritiro delle campane. Allora via comunque ai festeggiamenti per le 300 nel massimo campionato della guardia comasca, che risponde subito in avvio con due triple (8-6 dopo lo 0-6 iniziale). La Della Fiore fa la partita, infiamma il pubblico del PalaBrera che si fa sentire alla fine del primo tempo e al termine del match, quando tributa un lungo applauso alle ragazze mentre escono dal parquet. Le ragazze di Fontana toccano il +6 (28-22) con 4 punti filati di Nared, ma commettono qualche errorino di troppo in attacco, sbagliando un paio di conclusioni da sotto e forzando qualche tiro dalla distanza; mentre dall’altra parte, la Famila, pur soffrendo la difesa aggressiva delle oltrepadane, riesce a trovare delle soluzioni di pregevole fattura, con le sue giocatrici di talento puro, che mettono nella retina dei tiri incredibili nel pitturato. Ma il fatto che le scledensi, a parte il 6-0 in avvio, si ritrovino davanti solo sul +2 (15-17) firmato da una bomba dall’angolo di Cinili, dimostra che le biancoverdi sono scese in campo determinate a vendere cara la pelle e alla pausa lunga il +3 sta forse pure stretto perché con maggior attenzione il vantaggio sarebbe potuto essere più importante. In avvio di secondo tempo, si vede un’altra Schio che mette subito in chiaro le cose con un parziale di 5-0 che ribalta il risultato e di fatto l’inerzia dell’incontro, visto che fino alla sirena conclusiva le venete controllano la sfida senza problemi. La Della Fiore cerca di rimanere aggrappata, ma forse, anche per le energie spese nel primo tempo, inizia, col passare dei minuti, ad essere meno lucida in attacco; invece ogni volta che il Famila scende in attacco fa male. Finisce sul +22 per le ospiti con il sigillo di De Shields.
Le parole del coach:
“Tolti alcuni errori – spiega coach Alessandro Fontana – credo che onestamente le ragazze abbiano fatto un primo tempo eccezionale, per spirito di sacrificio. Avremmo potuto magari rischiare qualcosina in più, ma sinceramente la coperta è corta, anzi cortissima, soprattutto contro una corazzata come Schio. Lo sapevamo, ma devo dire che sono comunque soddisfatto. Poi smettiamo di fare le piccole cose, perdiamo un attimo di brillantezza e fiducia e ovviamente abbiamo finito con esaltare una squadra come Schio che ha 12 elementi di forza. Fino al terzo quarto, lo ripeto, abbiamo interpretato la partita in modo eccelso, anche se poi ci siamo persi via, non riuscivamo più ad avere la stessa profondità, quindi ci siamo rilassati un po’ troppo e loro sono riuscite a scappare. Non avevamo più qualità ed energia tattica. – conclude il coach – Nell’ultimo quarto siamo tornati a fare quello che ci eravamo dette in settimana e abbiamo contenuto lo scarto in quattro punti”.
BRONI-SCHIO 53-75 (15-17, 16-11, 12-33, 10-14)
Della Fiore: Miccoli (0/1), Spreafico 15 (3/9, 2/8), Orazzo 8 (2/5, 1/4), Togliani (0/1, 0/1), Moroni 5 (1/1, 1/1), Ngo Ndjock 11 (5/9), Parmesani, Tikvic 5 (2/8), Romice, Lavezzi, Nared 8 (4/8, 0/7), Premasunac 1 (0/1 da 3). All. Alessandro Fontana
Famila Wuber: Keys 10 (1/3, 2/4), De Shields 4 (2/8, 0/2), Cinili 20 (3/4, 4/7), Gruda 14 (5/9), Chagas (0/1, 0/2), Fassina, André (0/1), Dotto 10 (1/2, 1/3), Battisodo 3 (0/1, 1/4), Harmon 14 (5/8, 1/1). Ne: Carollo. All. Pierre Vincent