A1 Della Fiore: Terzo quarto fatale per le biancoverdi, al Brera passa Lucca

Peccato perchè la Della Fiore Broni perde al debutto di fronte al suo caloroso pubblico, che la sostiene per 40 minuti nonostante le difficoltà. Tikvic in campo nonostante la ferita rimediata sul gomito destro nell’opening day: grande coraggio per il centro croato. Parte bene Lucca: 3-9 con una bomba dall’angolo di Jeffrey. Coach Fontana chiama il tempo. Broni soffre in fase di impostazione l’aggressività di Bonasia. L’ex marca stretto sulla portatrice di palla oltrepadana fin dalla rimessa dal fondo. Ma un 4-0 in pochi secondi rimette un scia le biancoverdi, poi ci pensa Tikvic a pareggiare (9-9) al 7′. Lucca continua a pressare e Ravelli firma il +6, Broni impatta ma ancora Bonasia da sotto punisce la difesa. Nel secondo quarto coach Fontana mette dentro Orazzo e Moroni, che si sblocca firmando il -4 ma le toscane fanno male dall’angolo con due bombe (19-26). Spreafico risponde con due missili, stoppatona di Premasunac in difesa e Ngo Ndjock completa la rimonta (27-26). È un’altra bomba di Sprea a tenere lì Broni, che però al 19′ perde Togliani per infortunio. Il primo tempo si chiude in perfetta parità 36-36. Nel secondo tempo Lucca riprende il filo del discorso, continua a segnare con regolarità dalla lunetta e si procura buoni tiri dalla distanza. Le ospiti volano a +9 poi Ravelli al 28′ firma la bomba del +13. Nell’ultimo quarto Broni prova la reazione di orgoglio, difende con più attenzione e torna a meno 3 (64-67) con Nared. Ma l’inerzia rimane dalla parte di Lucca che continua a giocare con continuità in attacco e mantiene il vantaggio sino alla sirena finale.

Le parole di coach Alessandro Fontana:
“Hanno avuto più energia e voglia di vincerla di noi, esprimendo una pallacanestro aggressiva. Veramente tanti complimenti a Lucca. Rimango stupito della prestazione generale della squadra che non ha saputo rapportarsi a questo tipo di partita. Nelle prossime ore faremo un’analisi dettagliata di quanto successo per cercare di sistemare le cose. Di sicuro dobbiamo capire che essere in ritardo, non significa avere alibi o giustificazioni. Siamo riusciti a fare dei parziali importanti per rimetterla in piedi, ma abbiamo puntualmente buttato alle ortiche le occasioni, quando l’inerzia era dalla nostra parte, con giocate al limite della stupidità cestistica. Dobbiamo imparare questa lezione e tornare a lavorare, sapendo che i passi da fare sono tantissimi. Sono molto arrabbiato per questa partita, mi auguro, ma ne sono sicuro, lo siano anche le ragazze”.