Non mette piede sul parquet dallo scorso 25 novembre e non vede l’ora di tornare in campo. Giulia Moroni, playmaker, 25 anni, il 5-6 ottobre, per l’Opening day di Chianciano Terme contro la Virtus Bologna, vuole esserci.
Come procede il recupero?
«Sta andando tutto bene, finalmente ci siamo quasi – risponde – ho iniziato a fare le prime cose in campo. Adesso stacco una quindicina di giorni, perché torno a casa. Poi ricomincio una settimana prima del raduno (lunedì 19 agosto alla palestra Top di Pavia), in modo che quando iniziano le compagne, io possa lentamente aggregarmi a loro. Sono assolutamente sicura che, se tutto andrà secondo i piani, all’opening day ci sarò. È difficile spiegare quanta voglia ho di ritornare sul parquet, mi sono fatta male a metà novembre, è veramente passato tanto tempo e adesso aspetto solo di poter rimettere piede sul parquet. Sono veramente impaziente».
Come giudichi la nuova squadra?
«Come caratteristiche penso che siamo vicine alla squadra della passata stagione. Certamente alcune giocatrici sono cambiate, però ho delle buone sensazioni. Sostanzialmente le conosco quasi tutte, perché ho giocato con loro in questi ultimi anni. Quindi sono fiduciosa, perché anzitutto è un gruppo di brave ragazze, di belle persone, poi di giocatrici cui piace lavorare per migliorarsi, dunque credo che potremmo toglierci delle soddisfazioni. Non mi sento di sbilanciarmi, perché la stagione va vissuta giorno per giorno, va preparata, però sono contenta della squadra che ha allestito la società».
Dove può arrivare la Della Fiore Broni?
«Noi proveremo a superarci, a fare ancora meglio dell’anno scorso. È una squadra che ha delle buone potenzialità che andranno sfruttate al meglio per fare un ulteriore salto di qualità. Sicuramente è un campionato più impegnativo, ma certamente più stimolante per noi giocatrici».
A livello individuale cosa ti aspetti?
«Di stare bene, che il ginocchio mi assista, – dice – di ingranare subito e che la fortuna giri dalla parte giusta per tutte le compagne, a cominciare da Elena Castello che è nella mia stessa situazione. Poi chiaramente devo metterci impegno perché devo dare tutto quello che non ho potuto dare l’anno scorso. Voglio ringraziare Fisiosport e Top, che sono stati la mia casa negli ultimi mesi per il recupero. Un infortunio del genere influisce sull’umore, sugli stimoli e devo dire che loro sono stati sempre pronti, curando i dettagli sempre con il sorriso. Credo che non sarei potuta capitare in mani migliori».