La Pallacanestro Femminile Broni 93 vuole salutare e ringraziare Enrica Pavia per le cinque splendide stagioni passate insieme. Enrica è stata tra le protagoniste assolute della storica cavalcata nella stagione 2015/2016, quella dei record, con 37 vittorie in altrettante partite ufficiali, coppa Lombardia, coppa Italia di A2 e promozione in serie A1. Adesso le strade si separano, ma il forte legame che si è creato non si spezzerà mai.
Enrica ci racconta Broni:
“Un pezzo della mia vita è qua, al PalaBrera, in città, nelle persone che mi hanno voluto bene. È un momento di cambiamenti importanti nella mia vita, so di avere fatto la scelta giusta, in modo razionale. Sono una persona che ha sempre pensato più col cuore che con la ragione, penso che chi mi conosce bene lo possa confermare. Ma in questo momento era giusto fare questa scelta. Ci sono stati momenti bellissimi, ma anche momenti difficili, forse proprio questi ultimi mi hanno fatto godere più appieno e nel profondo ogni minuto calcato su questo parquet. Di sicuro ricorderò per sempre quando sono rientrata dopo l’infortunio, giocavamo in casa contro Schio e il palazzetto al mio ingresso è letteralmente esploso. In quel momento non c’era l’Enrica giocatrice, ma la gente aveva capito la persona, secondo me è la cosa più importante e più bella. Quando coach Roberto Sacchi mi chiamò per sedermi sul cubo del cambio, avevo il cuore in gola. Poi ovviamente la stagione da record, che nessuno potrà mai battere e rimarrà nella storia della pallacanestro femminile. La partita della promozione a Castel San Pietro Terme era stata incredibile, la coppa Italia qui al PalaBrera, dove si faticava a respirare per l’affetto della gente, tante partite casalinghe in A1”.
Enrica e lo sport:
“Qualche giorno fa lo dicevo con mia mamma al telefono, a 30 anni sono arrivata ad essere veramente realizzata, ho coronato il sogno perché ho dato veramente tutto per la pallacanestro, il mio amore più grande da quando sono bambina, vivendo con passione ogni minuto giocato in campo: la nazionale agli europei giovanili, capitano di serie A1 con Broni, due promozioni. Più di quello non potevo dare. Poi sono riuscita a costruire un centro come Top che mi sta dando delle soddisfazioni perché lavoriamo con professionalità e io sono riuscita a portare in palestra le caratteristiche che avevo in campo, quindi l’amore, la passione, la determinazione e la cura del dettaglio. Poi l’anno scorso ho coronato il mio sogno, insegnare in Università pallacanestro a Voghera nella sede distaccata di Scienze motorie, e mi hanno riconfermato il bando per l’anno prossimo, penso di essere la docente più giovane dell’ateneo. Alla base di tutto questo c’è la voglia di non fermarsi mai, mi piace avere sempre nuovi stimoli”
Enrica sarà sempre tifosa di Broni:
“Sicuramente continuerò a seguire Broni, sarà difficile stare sugli spalti. Ma è giusto così. Era un ciclo iniziato alla grande e finito benissimo con la stagione che abbiamo fatto l’anno scorso. Sarò sempre la prima tifosa, un grazie di cuore alla società, a tutto lo staff, ai Viking, al pubblico bronese, veramente a tutti”.

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