Approfittando del turno di riposo, abbiamo ascoltato la playmaker Giulia Moroni, che lo scorso 11 gennaio è stata operata al legamento crociato del ginocchio sinistro e adesso sta lavorando per il pieno recupero.
Giulia, come procede la riabilitazione?
“Sono in ripresa. Sono passati appena due mesi dall’intervento. Sto lavorando e, facendo i dovuti scongiuri, il ginocchio sembra stare bene. Mi divido tra Fisiosport per la parte delle terapie e Top per la parte della riabilitazione. Ho passato il primo mese essenzialmente a Fisiosport, mentre adesso maggiormente a Top per il mio rientro funzionale. Tendenzialmente i tempi di recupero della ricostruzione di un crociato sono di sei mesi, quindi dovrebbe cadere a luglio. Vivo giorno per giorno, apprezzando i piccoli miglioramenti che arrivano. Non posso fare pronostici, ma mi fido ciecamente delle persone con cui lavoro, sono veramente fantastiche”.
Come è stato vedere le compagne dalla panchina?
“È stata veramente molto dura. Quando fai questo sport sai che l’infortunio è sempre dietro l’angolo, però non ci pensi, ma se ti capita veramente, come nel mio caso, ti rendi conto che è una grossa botta. Per me stare lontano dal campo solo un giorno o due per qualsiasi piccolo problema è sempre stato difficile, perché amo il basket che è il mio lavoro. Vedere le ragazze giocare e non potere dare una mano, se non incitandole con le mani, è durissima, soprattutto per la stagione che è stata e che sarebbe potuta andare anche meglio se non fosse stato per qualche infortunio di troppo. Parlo per me, per Elena Castello, ma per la squadra in generale. Adesso arriva il bello e sarà ancora più difficile vederle seduta a bordo campo”.
Che squadra hai visto?
“Una grande squadra che ha sempre reagito con forza e determinazione a tutte le sfortune che ci sono capitate. Hanno dimostrato di volercela fare, di voler rimanere in alto e giocare anche per chi non poteva. Chiaramente le energie possono venire a mancare, soprattutto quando si è contate. Sono orgogliosa, anzi di più, di ognuna di loro”.
E la coppa Italia…
“Abbiamo perso un’occasione d’oro. Non discuto sulle cause e i perché: da fuori è sempre più facile giudicare, vedere quello che va e non va; mentre le sensazioni in campo sono diverse. Poteva andare sicuramente meglio, ma in un percorso possono capitare queste situazioni. Deve servirci da esperienza per il futuro”.
In estate avevi detto che speravi di essere la playmaker di una delle prime quattro d’Italia. Ti ricordi?
“E come se mi ricordo. Non vi dico quanto faccia male. Avevo detto che volevo di più, far parte di una squadra che potesse lottare con le prime. Quando mi sono fatta male eravamo seconde in classifica, avevamo appena vinto con Battipaglia, mi ero infortunata due giorni prima”.
Stagione regolare oramai conclusa, adesso i playoff…
“Il fattore campo è fondamentale, ma contro San Martino ci sarà molto altro. Dovremo stare attente, gestire noi i ritmi della partita, quindi a prescindere dal piazzamento bisognerà tirare fuori le ultime energie per rendere onore alla bella stagione che abbiamo fatto ed essere tutte ripagate degli sforzi compiuti. La pausa sicuramente aiuta perché prima dobbiamo battere Vigarano per chiudere la stagione regolare, quindi resettare e ricaricare le pile in vista dei playoff”.