A1: La Elcos vince a Empoli (decisivo il 2°quarto) e si conferma al quarto posto

EMPOLI-BRONI 50-75

USE SCOTTI: Madonna 8 (2/6 da 2 p., 1/3 da 3 p.), Pochobradska 3 (0/2, 0/1), Brunelli 7 (2/4, 1/3), Huland 8 (3/3, 0/1), Mathias 8 (2/6, 0/1), Rosellini 4 (1/1, 0/3), Calamai 2 (1/3, 0/1), Ruffini, Chiabotto 4 (2/5, 0/1), Manetti (0/1 da 3), Narviciute 5 (2/6), Lucchesini 1 (0/1, 0/1). All. Alessio Cioni

ELCOS: Spreafico 13 (0/6 da 2 p., 3/9 da 3 p.), Bonasia 6 (3/4, 0/2), Wojta 18 (6/9, 1/2), Milic 19 (8/13), Premasunac 3 (0/6, 0/1), Miccoli (0/1), Togliani 2 (1/1, 0/5), Castello 2 (1/2), Smorto (0/1), Gatti 1 (0/1), Pavia 11 (1/2, 2/3). All. Alessandro Fontana

ARBITRI: Almerigogna, Servillo e Catani
NOTE: pt 31-44 (quarti 21-16, 10-28, 12-20, 7-11). Tl: Emp 14/19, Bro 17/33. Rimb.: Emp 37 (off. 8), Pochobradska 7; Bro 49 (off. 21), Milic 14. Assist: Emp 4, Bro 12 (Wojta e Bonasia 3)

La Elcos Broni vince sul campo della Use Scotti Rosa Empoli, rimanendo al quarto posto solitario della classifica della serie A1 Sorbino Cup, e conservando due lunghezze di vantaggio sulla Fila San Martino, quinta. Dopo la pesante sconfitta della scorsa settimana a Ragusa, serviva una risposta delle ragazze di coach Alessandro Fontana, perché il PalaSammontana è campo sicuramente non facile, dove le padrone di casa, nonostante le sole due vittorie fin qui raccolte, avevano messo in difficoltà diverse squadre tra cui la stessa San Martino, che aveva perso due giornate fa in terra toscana. L’avvio non è stato dei migliori con qualche sbavatura, ma col passare dei minuti la Elcos riesce a scrollarsi di dosso il torpore e inizia a macinare gioco, canestri, chiude la difesa e sostanzialmente a cavallo tra la fine del primo tempo e la prima metà della ripresa fa scorrere i titoli di coda sulla sfida. Il +25 (Broni tocca anche il +26) è lo specchio della differenza tra le due squadre in questo momento. Alla fine possono festeggiare i Viking che hanno seguito la squadra fino ad Empoli. Partenza contratta per la formazione oltrepadana che scende a meno 10 (6-16 al 6’) con due liberi messi a segno da Pochobradska: la lunga ceca chiude un parziale di 8-0. La Elcos rimane però in partita e proprio allo scadere della prima sirena una bomba di una brillante Enrica Pavia permette alle biancoverdi di tornare a meno 5 (21-16). A metà del secondo periodo arriva la stoccata, firmata da 4 punti consecutivi di Bonasia e un canestro di Milic, che firmano il vantaggio (25-26 al 13’), Broni allunga ulteriormente con un break di 7-0 e a 10 secondi dalla fine del primo tempo ci pensa Wojta a dare il +13 (31-44). Dopo la pausa lunga, la formazione di coach Fontana mette la parola fine all’incontro arrivando ad avere 21 punti di vantaggio (37-58). La partita è sostanzialmente chiusa lì perché nell’ultimo periodo Broni deve solo controllare. Indicazioni incoraggianti per la formazione biancoverde sia sul piano del gioco che della convinzione dei propri mezzi. Coach Fontana ha potuto schierare tutte le ragazze a referto, concedendo qualche scampolo di match a Giovanna Elena Smorto e Greta Miccoli. Pur non tirando con percentuali altissime, la Elcos supera comunque ancora una volta la soglia dei 70 punti, a conferma della potenza del suo attacco. Due punti utilissimi per la classifica e per il morale della squadra, finito un po’ sotto le scarpe dopo la sconfitta di Ragusa.

Le parole di coach Alessandro Fontana:
“Un avvio direi fuori giri – spiega – tante volte si tende a partire sotto ritmo, al contrario noi eravamo sovra ritmo, probabilmente, anche per voglia di fare bene su un campo dove Empoli era riuscita ad imporsi contro squadre come San Martino e tenere testa per i primi 20-25 minuti, se non per tutta la partita, contro squadre di alto rango. Forse è stato un po’ quello che ci ha frenato all’inizio, poi quando abbiamo capito che la nostra pallacanestro dava vantaggi giocando anche con più pazienza nelle letture, seppur con la stessa intensità, abbiamo trovato spazi apertissimi per produrre una notevole quantità di punti e possibilità di punti. Le percentuali non sono state all’altezza del gioco espresso. Se guardo ai tiri liberi sbagliati e ai canestri semplici o aperti alla portata delle nostre tiratrici falliti, direi che lo scarto finale di 25 punti è fin troppo riduttivo”. Una risposta importante dopo Ragusa: “Certe partite nascono male, fa parte dello sport. Non dovevamo riscattare nulla, dovevamo darci dei segnali. Siamo a meno 4 dalla prima, consolidando le distanze dal sesto posto, l’ultimo utile per l’accesso diretto al tabellone playoff. Oggi ci siamo, siamo contenti di quello che abbiamo fatto, ma continuiamo a guardare un passo alla volta, una domenica alla volta. Domenica arriva Torino, la penultima al PalaBrera, prima di un tour de force esterno, visto che torneremo di fronte al nostro pubblico il 24 marzo. Torino gioca con la testa libera, quindi è un avversario molto pericoloso. All’andata abbiamo vinto per due importanti strappi che abbiamo dato, ci aspettiamo quindi una squadra torinese carica. Noi dobbiamo prepararci attentamente per portare a casa i due punti e approcciare al meglio la sfida di San Martino che sarà una sorta di finalina per il quarto posto, utile ad avere il vantaggio del fattore campo nei playoff”.

Leave a Reply