A1: Derby ‘durissimo’ per la Elcos, al PalaCarzaniga vince il Geas

GEAS-BRONI 65-61

ALLIANZ: Arturi 5 (1/5, 1/4), Loyd 9 (4/14, 0/3), Verona 2 (1/3, 0/1), Williams 23
(9/20, 0/6), Panzera, Barberis 6 (2/4), Nicolodi 7 (3/8, 0/3). Ne Schieppati,
Galbiati, Pellegrini, Grassia. Allenatrice Cinzia Zanotti.
ELCOS: Spreafico 17 (5/15, 4/12), Togliani 9 (3/8, 2/6), Pavia (0/2, 0/1), Bonasia 6
(3/5, 0/1), Wojta 2 (1/4, 0/1), Milic 15 (6/13, 1/2), Castello 2 (1/4, 0/2), Premasunac 5 (2/6, 0/1), Smorto (0/1, 0/1), Gatti 5 (2/5). Ne Miccoli. Allenatore Alessandro Fontana.
ARBITRI: Caforio, Mottola, Capozziello.
NOTE: primo tempo 30-28 (parziali quarti 17-12, 13-16, 15-11, 20-22). Tiri
liberi: Geas 12/16, Elcos Broni 8/12.

La Elcos Broni non riesce nell’impresa di espugnare Sesto: dopo la vittoria della settimana scorsa contro Venezia, le oltrepadane si fermano sul campo dell’Allianz Geas, in un derby infuocato. Oltretutto Broni perde nel primo tempo Bonasia e poi nel terzo quarto anche Wojta che riceve una gomitata al naso ed è costretta a seguire la parte finale del match dalla panchina, con una vistosa fasciatura. Broni ha sofferto per tutta la sfida, coach Fontana ha cercato più volte di cambiare le carte in tavola, ma senza riuscire a rimettere la contesa in discussione. La Elcos ha lottato fino alla fine, cercando di ricucire lo strappo e pareggiando sul 53-53, ma ha pagato una serata piuttosto opaca delle sue tiratrici, in particolare sono mancati i punti sotto canestro. Poi i falli delle lunghe hanno reso la rimonta ancora più ardua. La formazione di coach Fontana parte con il piglio giusto, come prevedibile Wojta è l’osservata speciale numero uno della difesa sestese. Ogni volta che la guardia del Wisconsin tocca palla, viene rappoddiata ed è costretta a cercare lo scarico per le compagne. Finchè Broni riesce a tenere viva l’azione d’attacco, la partita rimane nelle sue mani, ma al 7’ per uno scontro di gioco, assolutamente fortuito, Bonasia cade a terra a metà campo e viene soccorsa dai sanitari (piccolo taglio alla testa), secondo i tifosi con qualche minuto di ritardo, tanto che gli animi in tribuna si “scaldano” ancora di più. La play abruzzese deve accomodarsi in panchina e coach Fontana mette nella mischia Anna Togliani. Broni inizia a litigare con il canestro, mentre Geas trova maggior convinzione in attacco e costruisce così il suo primo mini break che Loyd fissa sul +5 con un canestro da sotto alla fine del primo periodo (17-12). In avvio di secondo parziale le squadre sbagliano tantissimo e il tabellone si sblocca con Nikolina Milic, che però subito dopo commette il suo terzo fallo della serata. Broni è in difficoltà con le sue lunghe, visto che anche Gatti ha già due personali, e in attacco è molto imprecisa, mentre le padrone di casa segnano con più regolarità. Coach Fontana mischia le carte e fa esordire il neo acquisto Smorto, ma ci pensa una bomba dall’angolo di Spreafico a tenere in piedi le oltrepadane che vanno al riposo sotto di due (28-30). Le padrone di casa sono molto aggressive e continuano a segnare (+5, 37-32), mentre la Elcos è in tilt e nonostante il rientro di Bonasia, con una vistosa fasciatura alla testa, non trova il bandolo della matassa: le neroverdi tengono in difesa ma non segnano e Geas fa male da sotto e in contropiede prima con Nicolodi e poi con Williams: +8 (45-37). A 4’56” dall’ultima sirena ci pensa Spreafico con due missili a siglare la parità: 53-53. Geas allunga ancora, una bomba di Togliani vale il -2 ma Arturi mette i liberi decisivi.

Le parole di coach Alessandro Fontana: “Sapevamo che sarebbe stata una partita dura, – spiega coach Fontana – abbiamo gestito molto male il primo quarto e al di là della partenza c’era troppa frenesia, probabilmente dettata dal desiderio di fare bene. Questo penso che ci abbia un po’ fregato, perché siamo andati rapidamente fuori ritmo e questa è una cosa che non possiamo permetterci di fare, oltrettutto quando poi le percentuali di tiro non ti premiano, anche se costruisci dei buoni tiri. Nel secondo tempo è stata un’altra partita di alti e bassi. Gli infortuni ci hanno tolto qualità ma poi siamo stati capaci di fare cose buone anche nei momenti difficili”. La Elcos toppa la prima partita stagionale: “Abbiamo fatto forse dall’inizio dell’anno la prestazione meno convincente – continua – forse onestamente prima o poi dall’inizio dell’anno doveva arrivare, era impensabile pensare di continuare a giocare a ritmi altissimi. Peccato perché Wojta è uscita, è vero che non stava certamente giocando la sua miglior partita, ma la sua presenza è comunque sempre importante. Poi paghiamo percentuali, frenesia”. Non è certamente mancato il calore dei tifosi che Fontana vuole ringraziare: “Spiace – continua il tecnico bronese – quando la sconfitta arriva davanti ad un pubblico semplicemente fantastico. Sembrava di essere al PalaBrera con un popolo che si è mosso per la sua squadra, con entusiasmo e passione, sostenendola per 40 minuti. E ovviamente perdere di fronte a loro fa male”. La Elcos Broni adesso deve pensare alla sfida con Lucca: “Non dobbiamo buttare via il lavoro che abbiamo fatto finora. Loro avevano battuto qua San Martino e Napoli, quindi sono temibili sul loro campo. Mi spiace solo perché si riavvicinano le squadre da dietro, non ci serviva per agganciare le prime tre ma per tenere lontana la settima”.

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