A1: Una grande Broni non basta, al Brera passa Ragusa

BRONI-RAGUSA 57-67

ELCOS: Spreafico 7 (2/5 da 2 p., 1/3 da 3 p.), Togliani 7 (2/2, 1/2), Moroni 3 (1/2 da 3), Bonasia 9 (4/5, 0/3), Wojta 10 (5/9, 0/2), Milic 12 (6/13), Castello 1 (0/2 0/1), Premasunac 2 (1/2, 0/1), Gatti 6 (3/6). Ne: Capra, Miccoli e Pavia. All. Alessandro Fontana

PASSALACQUA: Consolini 12 (1/4, 2/8), Cinili 6 (0/2, 2/3), Formica (0/2), Harmon 16 (6/10), Gianolla 3 (1/1 da 3), Soli 4 (2/2, 0/3), Hamby 14 (4/8, 1/2), Kuster 12 (4/9, 1/4). Ne: Savatteri, Bongiorno. All. Giovanni Recupido

ARBITRI: Chersicla, Calella e Lupelli
NOTE: pt 26-33 (quarti 12-18, 14-15, 14-20, 17-14). Tl: Br 2/5, Rg 12/14. Rimb.: Br 25 (off. 2), Wojta 7, Rg 40 (off. 11), Harmon 11. Progr.: 5’ 5-7, 15’ 22-24, 25’ 34-46, 30’ 40-53, 35’ 50-61

Sconfitta è vero (57-67), ma è una grandissima Elcos Broni che tiene in scacco la quotatissima Passalacqua Ragusa per 40 minuti: alla fine il PalaBrera tutto in piedi è la dimostrazione dell’ottima prova delle ragazze di coach Fontana. Primo quarto contraddistinto da diversi errori da una parte e dell’altra, in particolare le padrone di casa falliscono alcune facili soluzioni in attacco, dove nelle prime battute arrivano due infrazioni di passi (Wojta e Premasunac) e una palla persa (Premasunac). La Elcos non riesce a trovare la chiave giusta, mentre dall’altra parte le Aquile di coach Recupido, nonostante qualche sbavatura, appaiono molto più concrete, grazie soprattuto al loro terzetto di straniere che mettono a referto ben 16 dei 18 punti dei primi dieci minuti, per la precisione: Harmon 6, Hamby e Kuster, 5 a testa. Le oltrepadane danno la sensazione di costruire bene le azioni, si prendono dei buoni tiri ma quando sono sotto canestro mancano due-tre conclusioni facili. Ragusa chiude sul +6 il primo mini tempo ma in avvio di secondo quarto una difesa super di Broni permette di rimettere in piedi la sfida (20-18) con una penetrazione di sotto della ex Spreafico, poi ci pensa Consolini con un missile fronte canestro a riportare avanti le iblee. È il momento migliore per Broni che però non sfrutta a dovere due palloni, viene punita dalla formazione siciliana che vola sul +8, quando Soli approfitta di una distrazione in difesa di Moroni, recupera palla e appoggia a canestro. Dopo la pausa lunga, Ragusa riprende il filo della prima frazione, continuando a giocare in scioltezza in avanti, e costringendo coach Fontana a chiamare subito time out, cui fa da sottofondo il solito tifo del PalaBrera, che, oramai non è certo una novità, ha richiamato il pubblico delle grandi occasioni. Intanto Harmon dalla lunetta infila i due liberi del +13 (41-28) al 24’. Le straniere delle siciliane continuano a martellare, sotto canestro, dalla distanza, mostrando le loro indiscusse qualità, da sole riescono ad indirizzare la sfida. Se si aggiunge una Consolini in grande spolvero, ma la Elcos non molla un centimetro, con Milic che, quando viene servita a dovere nel pitturato, non sbaglia o si conquista il fallo, riportando Broni anche sul -10 (40-50), però due bombe consecutive di Cinili riportano la Passalacqua sul +14 (42-56) in avvio di ultimo quarto. La partita non finisce lì, perchè la Elcos continua a lottare, non vuole lasciare scappare le siciliane, torna a meno 6 (57-63), peccato perché poi concede due rimbalzi di fila in attacco. Le ospiti sono un filino più attente, ma Broni esce a testa altissima. Adesso ci sarà una settimana per preparare la sfida contro Empoli.

Le parole di coach Alessandro Fontana: Perdere non fa mai piacere e coach Fontana analizza cosa non è andato contro la Passalacqua Ragusa: «Avevo detto più volte che una sconfitta o una vittoria non avrebbero fatto cambiare il nostro atteggiamento e lo confermo anche adesso – spiega coach Fontana – Stasera potevamo fare meglio per tante piccole situazioni che sono la base della pallacanestro, loro hanno segnato meglio dalla lunga distanza. La differenza sta in questi particolari, abbiamo concesso qualcosina, dobbiamo essere più cattive e ciniche se vogliamo competere per 40 minuti contro squadroni come questa. La squadra c’è, assolutamente sì, contro una corazzata che è venuta qui con il coltello tra i denti. Noi sapevamo che avrebbe lottato alla grande, ma non posso dire niente di trascendentale, dobbiamo migliorare – ripeto – le piccole cose, evitare quei mini black out. Abbiamo preso il parziale, poi siamo tornati sotto. Ci sono mancati alcuni canestri in alcune situazioni, che avrebbero potuto cambiare l’esito della sfida». Adesso in settimana Broni sarà sempre a casa sua per preparare la sfida contro Empoli: «Arrivano due partite, prima Empoli poi Torino. – aggiunge il coach – Loro verranno qua per fare la loro partita, noi dobbiamo continuare a giustificare la nostra crescita, alla luce di quanto fatto vedere a Lucca la scorsa settimana e quanto abbiamo visto ieri sera contro Ragusa. Siamo sempre lì, dobbiamo crescere, lavorare con la testa bassa, la partita contro Venezia all’opening day ci ha insegnato delle cose, contro Ragusa abbiamo fatto vedere che la lezione la stiamo imparando, ma non la abbiamo ancora imparata del tutto, dobbiamo fare questo ulteriore passaggio per dare un volto diverso alla nostra classifica. Ma pensiamo ad una sfida alla volta». Il coach ha fatto sapere che giovedì, nonostante il giorno festivo per Ognissanti, la squadra sarà comunque alla mattina regolarmente al PalaBrera per l’allenamento. Insomma il coach non vuole tralasciare nessun particolare.


©Federico Cavallini Photo

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