BRONI-GEAS 64-57
ELCOS: Spreafico (0/4 da 2 p.), Togliani 8 (1/3, 1/3), Moroni 11 (4/6, 0/3), Bonasia 4 (2/5, 0/1), Wojta 16 (4/6, 2/3), Milic 9 (4/8), Castello 6 (3/4), Premasunac 4 (2/5), Gatti 6 (2/3). Ne: Pavia, Miccoli, Capra. All. Alessandro Fontana
ALLIANZ: Schieppati, Arturi (0/2 da 3), Loyd 21 (9/18, 0/3), Galbiati 7 (2/2, 1/4), Verona 5 (1/4, 1/3), Williams 7 (3/6), Panzera 3 (0/1), Nicolodi 8 (1/5, 2/2), Ercoli 2 (1/4), Brunner 4 (2/8, 0/1). All. Cinzia Zanotti
ARBITRI: Tallon, Azami e Giovannetti
NOTE: pt 32 21 (quarti 14-10, 18-11, 17-19, 15-17). Tl: Br 11/14, Ses 7/16. Rimb.: Br 43 (off. 10), Wojta 9, Ses 34 (off. 11), Loyd 10. Espulse: Milic e Williams. Progressione: 5’ 3-8, 15’ 26-17, 25’ 41-33, 30’ 49-40, 35’ 55-44. Assist: Br 15 (Wojta 6), Ses 11.
La Elcos Broni vince il derby contro il Geas. Che partita emozionante al PalaBrera. Partenza con le due difese sugli scudi, Broni non riesce a trovare le giuste penetrazioni sotto canestro, dove viene ingabbiata. Sul 3-8 coach Fontana chiama il tempo e al rientro in campo le biancoverdi sono trasformate. Si apre la scatola delle rossonere sotto il tabellone, dove un paio di belle combinazioni Wojta-Milic e Premasunac-Milic portano la pivot serba a mettere nella retina. La squadra di casa inizia a macinare gioco, anche se le milanesi non mollano di un centimetro. Si continua a fare a sportellate, perché la difesa della formazione di coach Zanotti è sempre molto aggressiva, come si era già visto nell’amichevole di Crema. Il primo quarto si chiude con la Elcos avanti di quattro lunghezze (14-10), ma in avvio di secondo parziale la difesa oltrepadana inizia a fare quadrato sul perimetro, costringendo Geas a perdere tre palloni, che si tramutano in altrettante transizioni che però non sono sfruttare a dovere con alcune conclusioni ben costruite, ma sfortunate. Ci pensa Anna Togliani con la bomba del 24-15 a sbloccare una situazione di stallo, che perdurava da un paio di minuti. Nel finale di quarto succede di tutto. Milic soffre tantissimo l’aggressività e quando mancano 3 minuti alla fine del primo tempo c’è uno scontro di gioco, che vede coinvolta la serba e Williams: le due se le danno di santa ragione, entrambe espulse dal campo. Il PalaBrera diventa una bolgia infernale. Broni accusa il colpo, poi Spreafico cade a terra sotto canestro, toccata alla tempia in un contatto di gioco: viene portata in barella negli spogliatoi (-1’49” alla fine del primo tempo). Nel secondo tempo, coach Fontana deve reinventare la squadra con fuori due pedine fondamentali. Il quintetto piccolo, con le due lunghe Gatti e Castello, alternate a Premasunac; il doppio play Moroni-Bonasia: continua a cambiare il tecnico bronese per non dare punti di riferimento. Però la partita rimane sempre in bilico, perché Geas sfrutta le conclusioni dalla distanza e qualche penetrazione sotto le plance (49-40 al 30’). Nel periodo conclusivo si continua a lottare strenuanamente. Wojta piazza due canestri morbidi-morbidi, Broni però continua a soffrire in difesa, perché Geas parte spesso in contropiede e trova soluzioni facili, o costringe la Elcos al fallo. La bomba di Galbiati e il suo tiro in sospensione riapre la contesa (57-55) a 1 e 32 dalla sirena. Arriviamo alla fase decisiva del match: Togliani è glaciale dalla lunetta, poi segnano Wojta e Nicolodi. Moroni segna un solo libero (62-57) a 18 secondi dalla sirena. Time out Zanotti, rimessa in attacco Geas, Galbiati spara da tre ma non trova il ferro, fallo su Wojta che segna dalla lunetta. Il derby è di Broni!
Le parole di coach Alessandro Fontana:
«È stato un derby sotto tutti gli aspetti – spiega coach Fontana – siamo stati bravi a rimanere sul pezzo. Onestamente, senza nulla togliere al Geas che non ha mai mollato, credo che sia stata una partita che abbiamo dominato dal punto di vista del ritmo e della gestione delle situazioni fino a cinque minuti dalla fine. Poi non so se è subentrata la paura di vincere, la stanchezza, loro che hanno provato il tutto per tutto, sta di fatto che abbiamo sofferto. È una situazione sicuramente da analizzare, ma voglio fare un plauso alle ragazze per come hanno gestito la partita». I primi due punti della stagione, di fronte ad un PalaBrera strapieno: «Parlando del pubblico di Broni sembra di essere retorici o banali, in realtà non ci sono gli aggettivi giusti per descriverlo: è stato anche lui in partita per 40 minuti, sostenendoci nei momenti più difficili della gestione dei palloni. Sono contento della felicità, degli abbracci della gente perché in settimana abbiamo ricevuto attestati di stima dai nostri sostenitori, attraverso i social network, messaggi che ho girato alle ragazze per fare arrivare a loro cosa è un derby per questa cittadina e modo di vivere la pallacanestro. Sono contento di essere a capo di tutto ciò». «Spreafico ha preso una fortissima botta appena sopra l’occhio. I medici mi hanno comunque informato che non ha mai perso conoscenza. Mi spiace per Nikolina perché era carica, ci teneva tantissimo, è stato un momento di debolezza: ha reagito, bisogna essere più forti e freddi. Ma la forza di tutte le altre, nonostante la mancanza di due pedine fondamentali, è stata super. Adesso testa bassa e si lavora ancora intensamente e duramente»