BRONI-VENEZIA 60-82
ELCOS: Miccoli, Spreafico 10 (0/1 da 2 p., 3/7 da 3), A. Togliani 5 (1/2, 1/5), Moroni (0/2 da 3), Bonasia 6 (3/5, 0/1), Wojta 2 (0/5), Milic 17 (7/17), Strozzi, Castello 13 (2/3, 3/3), Premasunac 5 (1/4, 1/3), Gatti 2 (1/2). Ne: Pavia. All. Alessandro Fontana
UMANA REYER: Anderson 7 (2/4, 1/3), Bestagno 11 (2/6), Carangelo 9 (1/2, 1/5), Gorini 11 (2/4, 1/2), Crudo 5 (1/2, 1/1), De Pretto 12 (6/8, 0/2), Steinberga 23 (9/12, 1/2), Madera (0/1, 0/2), Gulich 4 (2/3), Gregori (0/1). Ne Kacerik. All. Andrea Liberalotto
ARBITRI: Perocco, Ferrara e Bernardo
NOTE: pt 31-45 (quarti 13-21, 18-24, 13-25, 16-12). Tl: Ve 1/2, Bro 6/10. Rimb.: Ve 45 (off. 12), Steinberga 6; Bro 28 (off. 7), Premnasunac e Milic 6. Uscita 5 falli: Moroni. Progr. 5’ 10-11, 15’ 32-21, 25’ 60-37, 30’ 70-44, 35’ 78-53.
Il pronostico è stato rispettato, perché l’Umana Reyer Venezia ha dimostrato di avere le capacità per giocare un ruolo da protagonista assoluta in serie A1. La Elcos Broni (-22) deve alzare bandiera bianca nel Crai opening day contro la corazzata lagunare che, nella ripresa, quando ha schiacciato sull’acceleratore e chiuso le maglie della difesa, ha messo la parola fine all’incontro. Anche perché Broni si è trovata senza la sua play titolare Giulia Moroni, uscita per limite di falli a 3’47” dalla fine del terzo quarto. Di fatto la cabina di regina è passata nelle mani di Valentina Bonasia fino alla sirena finale. Le indicazioni migliori sono arrivate sotto canestro con Milic che, nonostante qualche piccolo errore, ha dimostrato di non aver dimenticato come si lotta nel nostro campionato, Elena Castello, che ha sfoderato una bella prestazione dalla lunga distanza, e Anna Togliani, neanche farlo apposta le due ragazze di scuola reyerina. Nelle file bronesi, rimane a riposo la capitana Enrica Pavia, per un piccolo fastidio muscolare: il coach preferisce non rischiarla per averla pronta per il derby di domenica prossima. Le veneziane partono con maggior convinzione sotto canestro, dove trovano i pertugi giusti per andare a bersaglio, ma la formazione di coach Fontana tiene botta, andando addirittura in vantaggio con una bomba di Spreafico dall’angolo (8-11 al 4’), ma un contro break di 10-0 riporta avanti le orogranata. Broni inizia a sparare a salve, perchè trova sì delle buone penetrazioni sotto canestro, ma non riesce sempre a concretizzare con le sue lunghe o commette qualche errore di troppo dalla media: il ferro dice no alle conclusioni di Milic, che fa sentire i suoi centimetri, e Premasunac. Mentre Spreafico sbaglia due tentativi dal perimetro. Proprio allo scadere del periodo quattro tiri consecutivi dalla lunetta, permettono alla Reyer di chiudere sul +8 (21-13). In avvio di secondo periodo Elena Castello spara due missili dall’angolo, riportando le biancoverdi a meno due (23-21), ma se la ex Reyer trova il bersaglio grosso, purtroppo Togliani e Moroni non fanno altrettanto. Così l’Umana allunga nuovamente e la bomba di Steinberga, a campo aperto, caccia Broni a meno -14 (35-21): svantaggio che si mantiene alla fine della prima frazione. In avvio di secondo tempo, la Elcos cerca di difendere forte, ma le orogranata hanno decisamente una marcia in più, trovano la retina con facilità, allungando il vantaggio (58-37) e costringendo coach Fontana a chiamare il tempo. Broni prova a reagire, ma il divario si dilata ulteriormente e l’Umana controlla senza alcuna difficoltà, tanto che coach Liberalotto lascia spazio alle sue giovani, anche in vista del preliminare di Eurolega di martedì sera. Per la Elcos, debutto di Greta Miccoli in serie A1 negli ultimi 60 secondi.