In attesa del raduno di martedì 24 agosto, abbiamo rivolto qualche domanda a Elena Bestagno, nuova playmaker della PFBroni 93, per conoscerla meglio

Elena, cosa pensi della squadra che è stata allestita?

«Sicuramente è una squadra competitiva e questo mi ha convinto ad accettare, chissà che non possa essere una sorpresa della prossima stagione. Ritrovare sulla panchina coach Andrea Castelli è di aiuto, perché l’anno scorso a Vigarano mi ha dato molta fiducia».

Quale sarà il tuo contributo?

«Mi piace giocare per la squadra, poterla organizzare, gestire i ritmi; – continua – poi penso che, come accaduto nella parte finale dello scorso campionato, di poter portare qualcosa anche in termini di punti, rispetto a quello che avevo fatto a novembre 2020 quando era appena arrivata a Vigarano. Per essere un playmaker sono abbastanza alta rispetto alla media della serie A1, quindi magari in alcune situazioni posso sfruttare questa mia caratteristica».

Sei stata molto tempo all’estero (dal 2014 al 2020). Che esperienza è stata?

«Sono stata lontana dall’Italia, ma ho solo sentito parlare bene della tifoseria di Broni. Speriamo che il pubblico possa tornare al 100% perchè è un ulteriore stimolo. Quando sono partita la mia idea era di essere protagonista, quindi avevo scelto il campionato belga, perché ero al centro del progetto. Lo consiglierei alle giovani, perché dà la possibilità di mettersi in luce. Senza contare la doppia partecipazione nell’EuroCup: una bellissima esperienza per confrontarci con tanti club blasonati in tutta Europa».

Il basket è di famiglia tra i Bestagno…

«I miei genitori, mio fratello, i miei zii, mia cugina Martina (campionessa d’Italia con la Reyer Venezia), addirittura anche il nonno giocava. Abbiamo il basket nel sangue».

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