La Pallacanestro Femminile Broni 93 annuncia le conferme di Marida Orazzo, Francesca Parmesani e Anna Togliani. Per Marida e Francesca è la seconda stagione in maglia biancoverde; mentre per Anna è la terza con la nostra società. «Mi sono trovata bene in campo e con coach Alessandro Fontana, quindi c’erano i presupposti per continuare», dice Francesca – guardia, 22 anni. «Sono contenta di poter continuare un certo tipo di percorso a livello tecnico. Lo scorso anno si è chiuso bruscamente, come era giusto che fosse, data la situazione. Quindi sono felice di poter riprendere il lavoro lasciato a metà», aggiunge la play Anna, 22 anni. «Sarò molto onesta – conclude la guardia Marida, 26 anni – ci sono due cose che mi hanno spinta a rimanere qui. La prima è il percorso fatto con il coach, poi i Viking e tutto l’ambiente di Broni, che non è semplice trovare in Italia». Dopo tanti mesi senza pallacanestro, c’è voglia di ricominciare: «Sicuramente siamo ferme da molto, quindi c’è veramente tanta voglia di riprendere, soprattutto perché abbiamo lasciato le cose a metà», dice Francesca. «C’è voglia di allenarsi, di fare bene, speriamo di tornare a lavorare presto qua al PalaBrera», prosegue Anna. «Siamo ansiose di sapere quando si riprenderà, noi siamo pronte», dice Marida. Francesca vuole continuare il suo percorso di crescita, dopo il debutto in serie A1 della passata stagione: «Voglio continuare a crescere e spero di fare grandi cose con questa squadra». Togliani, playmaker del futuro: «Oltre che l’ambiente, ho deciso di restare perché quest’anno sarà per me fondamentale mettermi in gioco nel ruolo di play e avere delle risposte alla fine della stagione». Marida ritrova una squadra giovane, in cui sarà una delle giocatrici più esperte: «Secondo me è importante aver tenuto un certo nucleo di giocatrici, possiamo divertirci, creare un bel gruppo e sono contenta di condividere un’altra stagione con loro». Tutte sperano di giocare a porte aperte: «Giocare a Broni senza pubblico sarebbe brutto, – dice Francesca – penso che saremmo la squadra più penalizzata. Quindi, sperando si possa riprendere, speriamo si possa fare con i tifosi», «I tifosi sono il nostro valore aggiunto, – sostiene Anna – a patto che sia possibile farli entrare al palazzetto». «Speriamo che ci sia piena normalità e il pubblico acceda alle tribune», conferma Marida. Sono dunque cinque le giocatrici a roster: «Tutto parte dal coach e dall’unicità del suo rapporto con la squadra – spiega il gm Luca Corbelli – Broni si trasformerà in Casa Italia, perché ad oggi abbiamo contrattualizzato nove giocatrici italiane, che il coach ha voluto fortemente. Inizieremo il campionato con una sola straniera, e siamo convinti che in una stagione post Covid, italiano sia bello. Loro saranno le principali artefici di questa esperienza».