Martedì 3 marzo, la Della Fiore Broni sarà impegnata sul campo della Famila Wuber Schio (palla a due ore 20.00) per la 22ª giornata della serie A1 femminile, come da calendario. La partita sarà diretta da Angelo Valerio Bramante di San Martino Buon Albergo (Verona), Daniele Yang Yao di Vigasio (Verona) e Stefano Del Greco di Verona. Per l’emergenza Coronavirus si gioca a porte chiuse e c’è ancora la massima incertezza sui recuperi e sui prossimi appuntamenti in programma.
Le parole di coach Alessandro Fontana alla vigilia del match:
“Stiamo vivendo una situazione di grande incertezza, come tutte le altre squadre. È difficile tenere viva l’attenzione sullo sport. Approcciamo alla partita con Schio dopo un periodo di stop forzato, servirà per riprendere confidenza con i ritmi del gioco. Schio al completo è un avversario tostissimo. Ma la cosa che mi preoccupa maggiormente è il fatto di giocare in un palazzetto deserto perché bisognerà trovare il ritmo senza poter vivere quelle sensazioni che arrivano dagli spalti: tifo contro o a favore, le reazioni ad una giocata o ad un fischio arbitrale, insomma tutto quello che ha sempre accompagnato lo sport. La difficoltà rischia quindi di raddoppiare. La realtà Broni vive molto del cosiddetto sesto uomo in campo, pensare che non ci saranno i nostri tifosi è una bella batosta, anche perché, se guardo alle prossime giornate, si annullerà la differenza tra una partita in casa ed una in trasferta o in campo neutro. Anche il Famila, come noi, viene da un periodo di pausa, non ha giocato in Eurolega, quindi anche per loro non sarà semplice. L’unica nota positiva è poter giocare contro un avversario e non tra di noi. Indubbiamente ci serve giocare, perché vogliamo rivivere la sensazione di mettere piede sul parquet, anche in proiezione del match di domenica contro Vigarano che, al momento, rimane in calendario”.
“Stiamo vivendo una situazione di grande incertezza, come tutte le altre squadre. È difficile tenere viva l’attenzione sullo sport. Approcciamo alla partita con Schio dopo un periodo di stop forzato, servirà per riprendere confidenza con i ritmi del gioco. Schio al completo è un avversario tostissimo. Ma la cosa che mi preoccupa maggiormente è il fatto di giocare in un palazzetto deserto perché bisognerà trovare il ritmo senza poter vivere quelle sensazioni che arrivano dagli spalti: tifo contro o a favore, le reazioni ad una giocata o ad un fischio arbitrale, insomma tutto quello che ha sempre accompagnato lo sport. La difficoltà rischia quindi di raddoppiare. La realtà Broni vive molto del cosiddetto sesto uomo in campo, pensare che non ci saranno i nostri tifosi è una bella batosta, anche perché, se guardo alle prossime giornate, si annullerà la differenza tra una partita in casa ed una in trasferta o in campo neutro. Anche il Famila, come noi, viene da un periodo di pausa, non ha giocato in Eurolega, quindi anche per loro non sarà semplice. L’unica nota positiva è poter giocare contro un avversario e non tra di noi. Indubbiamente ci serve giocare, perché vogliamo rivivere la sensazione di mettere piede sul parquet, anche in proiezione del match di domenica contro Vigarano che, al momento, rimane in calendario”.