A1 Della Fiore: Al Brera arriva Battipaglia. Coach Fontana, “Affronteremo un’avversaria alla ricerca di un segnale positivo, per cui sarà una partita strana e tosta, che non va sottovalutata”

Reduce dalla doppia trasferta di Bologna e Lucca, domenica 26 gennaio, la Della Fiore Broni ospita al PalaBrera (palla a due ore 18) l’O.ME.P.S. Givova Battipaglia. La partita sarà diretta da Daniele Caruso di Milano, Marco Marzulli di Pisa e Cristina Mignogna di Milano. Prevendita biglietti su www.liveticket.it/broni93.
Le parole di coach Alessandro Fontana:
“A Lucca, nella reazione finale, ho avuto delle indicazioni positive. Sicuramente è stata una partita dove non siamo riuscite a fare quello che volevamo in difesa, ma in attacco la squadra ha fatto una buona prestazione e ci mancano anche dei canestri e delle situazioni che potevamo gestire meglio, il tutto dovuto a quella pesantezza mentale che sembravano avere le ragazze ad un certo punto, Poi ci siamo lasciati andare e abbiamo trovato più aggressività sotto canestro. Da quel veleno negli occhi dobbiamo ripartire, non dobbiamo guardare dove siamo. Il tempo è finito, dobbiamo mentalmente approcciare in modo più convinto le partite per sfruttare le nostre qualità. Battipaglia nelle ultime due uscite quasi vince con San Martino, e sappiamo tutti che squadra è San Martino per la sua energia, e poi ha buttato alle ortiche la partita con Empoli, segnando solo 9 punti negli ultimi 16 minuti. Quindi arriva un’avversaria alla disperata ricerca di un segnale positivo, per cui sarà una partita strana e tosta, che non va sottovalutata. Ci sono motivazioni importanti da entrambe le parti e questo campionato sta dimostrando che tutto può accadere. Ne ho già parlato con le ragazze, Battipaglia giocherà una partita gagliarda, noi dovremo giocare la nostra e non la loro, come successo purtroppo in altre occasioni. Siamo una squadra che deve costringere gli avversari a giocare come vogliamo noi, perché sappiamo di avere qualcosa di importante da buttare in campo, però lo dobbiamo fare dal primo all’ultimo minuto. Poi nella pallacanestro succedono cose strane, è uno sport particolare. I punti sono la base di tutto. Di chi non è qua per vincere è nel posto sbagliato. Vincere è l’obbligo di una formazione professionistica. Si lavora per vincere e crescere e per portare a termine la missione settimanale di duro lavoro”

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